L’APPLICAZIONE DELLE TECNICHE DI CHIRURGIA MINI INVASIVA, CHIRURGIA
LAPAROSCOPICA E LAPARO-ASSISTITA PER LA RIMOZIONE DEI CALCOLI NELLE VIE
URINARIE DEL CANE E DEL GATTO
Articoli informativo sulla rimozione dei calcoli dalla vescica del cane e gatto
Sintomi che possono far sospettare la presenza di calcoli nella vescica o nell’uretra del cane e gatto sono la
presenza di sangue nelle urine, il fatto di urinare frequentemente o con difficoltà oppure l’urinare in posti non
abituali. Il blocco dell’uretra può portare a forte dolore e se è completo diventa una emergenza da affrontare
prima possibile. E’importante differenziare questa patologia da una semplice cistite (infiammazione/infezione della
vescica).
Dalla nostra esperienza chirurgica la cistoscopia laparoscopica o la tecnica laparo-assistita risultano di enorme
vantaggio per i cani maschi e nei gatti, quando si tratta in modo particolare di rimuovere calcoli singoli o multipli
dalla vescica (urolitiasi vescicale). L’esecuzione di questa tecnica mini invasiva è più complessa della
uretrocistoscopia, ma permette l’accesso diretto alla vescica anche nel gatto e nel cane maschio, nel quale
l’anatomia delle basse vie urinarie rende impossibile un approccio operativo transuretrale, se non in caso di
calcoli piccoli o il trattamento con laser Holmium YAG (litotripsia con laser). In entrambe le tecniche non è
necessario praticare un’incisione chirurgica estesa.
In caso di un sospetto di presenza di calcoli in vescica, si consiglia di far inquadrare la patologia dal medico
veterinario di fiducia, anche con l’ausilio di un esame ecografico e/o radiografico, per determinare l’eventuale
presenza, numero e dimensione dei calcoli in vescica. L’esame delle urine completo, compreso di esame
batteriologico risulta importante per valutare la concomitanza di un eventuale infezione della vescica e delle
basse vie urinarie, spesso fattore predisponente dei calcoli di struvite. Anche se i calcoli al momento della
diagnosi non fossero ragione di disturbi per il paziente, a lungo termine risulta preferibile asportarli in quanto
spesso causa di infezioni urinarie ricorrenti e nel maschio causa di pericolosa ostruzione dell’uretra.
La valutazione clinica del paziente prima dell’intervento e l’analisi accurata della morfologia e costituzione dei
calcoli rimossi, risultano di fondamentale importanza per poter prevenire la formazione di nuovi calcoli in tempi
brevi. Alcuni tipi di calcolo possono essere disciolti anche con l’ausilio di misure dietetiche e terapie
farmacologiche, senza ricorrere ad alcun intervento chirurgico, pertanto ogni caso deve essere valutato
individualmente.
L’intervento laparoscopico richiede l’anestesia generale del paziente e la visita preoperatoria da parte del chirurgo
e dell’anestesista veterinario. Durante la procedura viene inserita una telecamera endoscopica di un diametro tra i
2,7 mm fino a 5 mm, secondo le dimensioni del paziente, a livello della cicatrice ombelicale ed uno o due ulteriori
accessi per gli strumenti chirurgici, vengono creati a livello della linea mediana e/o lateralmente al prepuzio. Un
catetere di adeguate dimensioni viene inserito preventivamente nell’uretra del cane o del gatto sottoposto a
cistotomia e con l’ausilio dell’idropulsione, eventuali calcoli nell’uretra vengono respinti nel lume della vescica per
essere poi asportati per via laparoscopica.
A secondo della mole del cane e della dimensione dei calcoli si potrà decidere se scegliere un approccio transuretrale, laparoscopico o laparo-assistito. Le tecniche descritte riducono decisamente l’ampiezza del taglio operatorio comparato con la laparotomia in chirurgia tradizionale ed il recupero post-operatorio nella nostra esperienza risulta rapido e privo di particolari complicazioni. In genere non è necessario l’utilizzo del collare Elisabettiano. Viene prescritta una terapia antibiotica nel caso di infezioni batteriche concomitanti delle basse vie urinarie.
I vantaggi specifici nella cistotomia tramite approccio laparoscopico, specialmente nel cane maschio e nel
gatto, sono l’incisione minima dei tessuti a livello addominale, la riduzione dell’esteriorizzazione della vescica e
un’incisione minima della stessa, adeguata ovviamente alla misura dei calcoli presenti.
Per via delle differenze anatomiche delle femmine di cane e di gatto, in genere si può scegliere un approccio
transuretrale, il quale permette una valutazione accurata del lume uretrale e della vescica per via endoscopica.
Nella femmina anche i calcoli si possono rimuovere attraverso l’uretra per via endoscopica sotto controllo video e
con strumenti specialistici.
I vantaggi generali della chirurgia mini invasiva in medicina veterinaria sono analoghi a quelli noti in
chirurgia umana e si riassumono in un recupero post-operatorio rapido, il ritorno a casa in giornata (day hospital),
la riduzione del dolore post-operatorio ed un risultato estetico ottimo.
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