Testimonianza di Annalisa per la sua cagnolina Picchia
Mi chiamo Picchia, ero in un canile, mamma ha scelto proprio me e mi ha portata a casa, dove è iniziata la mia vita felice.
Un giorno mi ha detto che era arrivato il momento in cui dovevo essere sterilizzata, non mi ha dato la pappa e mi ha portata da zio Klaus il quale, dopo avermi fatto tante carezze, mi ha punto il sederino….dopo un po’ mi sono addormentata.
Quando mi sono svegliata erano tutti lì che mi facevano tante coccole ed io ho pensato: che bel risveglio questo! Mamma mi ha portata a Villa Borghese a fare i bisognini e poi subito a casa, io avevo fame, ma non mi ha dato niente…le ho fatto capire che stava dimenticando qualcosa, ma ha fatto finta di niente…allora mi sono rimessa a dormire.
Il pomeriggio siamo andate al parco, io volevo giocare, ma mamma non mi ha portata dagli amichetti, non ha portato nemmeno la pallina, ha detto che ero stata sterilizzata e dovevo stare tranquilla.
Io di questa sterilizzazione ho capito solo una cosa: non si mangia e non si gioca…..per fortuna dura poco, perché il giorno dopo mi sono fatta una mega-abbuffata ed ho giocato come sempre con gli amici e con le pigne.
Dopo qualche giorno a Villa Borghese ho incontrato una mia amica con un imbuto sulla testa, tutta indolenzita e triste….le ho chiesto cosa fosse successo e mi ha detto: sono stata sterilizzata!
Poi mi ha fatto vedere la pancia ed aveva un taglio tutto rosso con i punti che le tiravano e le facevano male…..caspita, allora mamma mi ha preso in giro, zio Klaus non mi ha sterilizzata, io non ho quella cosa sul pancino, non sono nemmeno stata male, e poi quell’imbuto sulla testa….sono proprio fortunata ad avere una mamma ed un dottore così burloni!!!!!